lacucina.it
La storia della cucina ci riporta indietro nel tempo sino all'uomo di Neanderthal quando probabilmente il cibo iniziò ad essere cotto per la prima volta.
Forse presto ci si accorse che la cottura non solo migliorava il gusto di quanto si mangiava ma ne migliorava anche la digeribilità.
La Cottura veniva fatta direttamente sulla fiamma o utilizzando le braci di combustione per poi passare a tecniche più sofisticate avvolgendo il tutto in foglie che ne permettevano una cottura molto uniforme.
Nel VI Millennio a.C. si iniziarono a utilizzare recipienti di ceramica mentre le prime tracce di cottura del pane risalgono al Neolitico. Sempre a questo periodo risale la scoperta della fermentazione utilizzata sia per produrre il pane lievitato che per la fermentazione delle bevande alcoliche.
Una interessante caratteristica comune fra gli Egizi, i Sumeri e i Babilonesi è la spiccata preferenza per la carne ovina a scapito di quella suina, forse originata come conseguenza dei climi caldi.
Questa preferenza la si ritrova in epoca più recente fra gli Ebrei e gli Arabi.
In Egitto si raggiunse una notevole sofisticazione nella produzione del pane dopo la scoperta della lievitazione e dell'uso di mescolare a questo altri ingredienti come uova, miele e latte.
Cibi molto apprezzati dalle Caste ricche Egiziane erano le anatre, i piccioni e le quaglie.
I volatili di minor dimensione venivano preparati anche in ricche salamoie e non solo stufati.
Il Nilo era anche fonte pressochè inesauribile di pesci persici, anguille, muggini e carpe.
La cucina Greca al contrario di quanto accadeva nei paesi vicini invece preferiva il maiale, come pure la lepre e la selvaggina in genere. Già in quei lontani secoli vi era l'abitudine di accompagnare queste carni con ricche salse. Dall' Antica Grecia ci sono poi arrivate ricche e gustose ricette per la cottura del pesce, come quelle tramandateci da Archestrato di Gela nel IV Secolo a.C dove il pesce veniva presentato condito di olio, formaggio, aceto e cumino.